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      E che scusa potevano allegare altro che questa, che è sola ed unica de' soldati che rubano in terra degli amici, perché non ci è legge, né ragione, né consuetudine militare che lo permetta, se non el non essere pagati?
      Non dicono che messer Francesco l'abbia detto loro lui, non averlo inteso da lui, non cosa alcuna che sappino che gli abbia dato questa licenzia o commissione; e se e' primi e migliori uomini di questa città testificassino a questo modo, non sarebbe sì piccolo giudice che non se ne ridessi, non procuratore o avvocato che gli volessi leggere, e che non gli paressi avere gittato via el tempo e la spesa a farlo esaminare. Ma perché consumo io tante parole in una cosa sì manifesta? E perché vo io cercando di generare fastidio dove ho bisogno di generare attenzione? Se adunche questi testimoni per loro medesimi non vagliono nulla, se non pruovano nulla, se da sé soli sono ridiculi, quali sono le conietture o aiuti estrinsechi che gli sostenghino e faccino empiere el detto loro?
      Sogliono coloro che governano le cause, quando bene si truovino gagliardi di testimoni, cercare di aiutare el fondamento suo o con scritture o con qualche altro lume, almanco con qualche coniettura; il che se fanno quegli che co' testimoni soli possono vincere, quanto più lo debbono fare coloro che hanno e' testimoni deboli, e molto più come ha el nostro accusatore che non ha nessuno! Perché tanto è avere testimoni che non pruovino, quanto è non ne avere nessuno. Ma dove sono in questa causa? Non solo non ce n'è nessuna, ma non ne è pure stata allegata nessuna, non pare pure che vi sia stato pensato.


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Consolatoria, Accusatoria, Defensoria
di Francesco Guicciardini
pagine 130

   





Francesco