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      Ma quando e' venissi alla campagna, e nondimeno le forze dell'uno e lo altro esercito fussino pari, io non so se el re di Francia venissi a giornata volentieri, perché el perderla li metteria questo ducato di Ghienna in grandissimo pericolo; e si vede da altro canto che el tôrre tempo agli inimici li porta alle cose di qua grandissimo beneficio, e massime perché potendo stare a ridosso di qualche terra, saria sicuro di non le perdere; e però pare ragionevole che lui non abbi a volere giornata, se giá non lo muove o una speranza molto grande di vincere o el volere espedire queste cose di qua prima che el Gran Capitano sia in Italia, per non si avere a ridurre colla guerra adosso in uno tempo di qua e di lá. Questo discorso mi occorre quando el re di Francia metta tanto esercito insieme da potere di qua stare alla campagna; ma quando la opinione che costoro mostrano fussi vera, cioè che non possa venire alla campagna e si abbi a ridurre a difesa delle terre, è da considerare che la impresa di Baiona è molto pericolosa, quando costoro non sieno bene sicuri che el re di Navarra stia neutrale; e questa sicurtá non si debbe potere avere colle parole, essendo quello re franzese, avendo el padre e stato in Francia, ed essendo per la morte di Fois levata ogni causa di discordia tra lui ed el Cristianissimo. E però veduto in quanto pericolo si metterebbono, rispetto al sito del paese, sanza questa sicurtá, è da credere che non la avendo romperanno per via di Navarra, il che sarà beneficio al re di Francia, perché el primo impeto della guerra non sará a casa sua, ed inoltre si potrá valere de' navarri, che sono buoni uomini alla guerra.


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Discorsi politici
di Francesco Guicciardini
pagine 167

   





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