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      Lo stato di Milano, quando venga nel figliolo del Moro, è da per sé sí debole, sendo quello signore giovane, nuovo, sanza arme, sanza danari, el ducato esausto e taglieggiato, e trovandosi co' franzesi messer Gian Iacopo da Triulci, che ragionevolmente debbe avere in Milano amici e credito. Valersi de' svizzeri ha difficultá, perché a muoverli bisogna danari assai, e trovandosi el re di Francia con piú attitudine allo spendere, e loro sendo uomini mutabili e sanza fede, è da dubitare non piglino qualche partito con Francia; e massime che a proposito loro non è che le cose si fermino, anzi si aprofitteranno sempre di ogni mutazione, di che hanno gustato el frutto, avendo la state passata taglieggiata e predata, si può dire, tutta Lombardia; ed in questo caso quando e' fussino con Francia, lui sanza dubio recuperrebbe lo stato di Milano; e massime che li spagnoli sono oggi in Italia con sí poca grazia di tutti e' populi, che hanno da pensare come si possino ritirare salvi nel reame. Puossi adunche conchiudere, che se el re di Francia fussi espedito a potere attendere in Italia, che quelle cose portino pericolo, perché o e' viniziani o e' svizzeri che sieno con lui, la vittoria è sua certa; quando e' non si ristringhi seco alcuno di questi, non mancherá che fare, perché se la lega non si ristrigne di nuovo non vi ará contradizione, ed al ristrignersi sono le difficultá dette di sopra; in modo che si può risolvere questa conclusione, che le cose di Italia dependino per questo anno in gran parte da quello che si tratterá o fará per questi principi oltramontani.


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Discorsi politici
di Francesco Guicciardini
pagine 167

   





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