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      Veddono questa maestá attendere per sé propria allo acquisto di Navarra, e si persuasono che la non volessi procedere piú oltre contro a Francia, e si partirono molto male contenti e con grandissima suspizione.
      La cosa considerata da sé medesima, e le relazione che verisimilmente ará fatte chi fu di qua, potrebbono essere causa che quella maestá non si resolvessi facilmente a mandare di nuovo gente in Spagna; e quando pure in lei potessino piú le giustificazione ed astute parole di questo re, lo odio suo naturale contro a Francia, la giovanezza e la accesa voluntá di questa guerra, io non so come el Catolico re sia per acconsentire che di nuovo tornino gente inghilese a Fonterabia. Toccossi con mano la state passata che le dilazione sua a muovere le gente, el tenerle di poi piú tempo in Navarra che non era di bisogno allo acquisto di quello regno, e tutto el procedere suo fu per consumare la state sanza avere a rompere guerra al re di Francia; ed in effetto parse che lui usassi tutti e' termini possibili perché li inghilesi cominciassino a fare pensiero di partire, se bene in sul fatto poi, vedendo voltare tutta la guerra adosso a sé, io credo che gli arebbe desiderato che e' non fussino partiti. La causa potrebbe essere perché lui, come si dirá di sotto, non volessi la guerra di qua; ed inoltre quando bene la volessi, che e' pensi che di questa coniunzione tra spagnoli ed inghilesi in uno esercito medesimo non si possi trarre molto frutto.
      Sono le nature molto diverse: li spagnoli omini temperati e maturi e pazientissimi di ogni disagio; li inghilesi bestiali, disordinati, non atti a durare lungamente fatica, e consumatori di molte vettovaglie.


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Discorsi politici
di Francesco Guicciardini
pagine 167

   





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