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      La impresa ultima di Italia non l'hanno perduta e' franzesi se non per loro malo governo, avendo perduto tanto tempo ed opportunitá con tanta ignavia intorno a Pavia, sanza mai stringerla di altro che di...; e di poi usciti gli imperiali in campagna, risolutosi, ancora che avessino diminuito molto lo esercito ed inferiori di numero di fanteria agli inimici, di aspettarli in uno alloggiamento pericolosissimo. La vittoria prima di Milano, della quale fu capo Vostra Santitá, quella sa se fu piú fortuna che virtú, e se al principio di impresa facile diventò per la freddezza de' cesarei in modo difficile e pericolosa, che molte volte e' franzesi si trovorono con avantaggio. Non voglio discorrere la giornata di Ravenna, e le cose del Garigliano particularmente; ma la conclusione è che chi gli propone sopra gli altri uomini e gli battezza invincibili, si lascia menare piú al grido che alla ragione.
      El grosso del campo loro saranno fanti lanzichenech, all'incontro de' quali saranno svizzeri, che in fatto di disposizione, di ordinanza, di animo e di esperienzia in sulle guerre sono una medesima cosa che loro, né mai sono soliti a fuggirgli; e se nella giornata di Pavia, si sono portati male, piú presto per disposizione de' cieli o per malo ordine de' franzesi, che per altra cagione, questo mi accresce la speranza che abbino ora a portarsi bene, e come hanno fatto in tante giornate in Italia; non solo perché si tratta dello stato loro, sendo la grandezza di Cesare la sua ruina, ma etiam per desiderio di scancellare questa ultima ignominia, e ricuperare la sua antica riputazione.


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Discorsi politici
di Francesco Guicciardini
pagine 167

   





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