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      Nondimanco non è da darsi come bestia in preda della fortuna, ma come uomo andare con la ragione; e chi è bene savio ha da contentarsi piú di essersi mosso con buono consiglio, ancora che lo effetto sia stato malo, che se in uno consiglio cattivo avessi avuto lo effetto buono.
     
      161. Chi vuole vivere a Firenze con favore del popolo, bisogna che fugga el nome di ambizioso, e tutte le dimostrazione di volere parere, etiam nelle cose minime e nel vivere quotidiano, maggiore o piú pomposo o delicato che gli altri; perché a una cittá, che è fondata tutta in sulla equalitá ed è piena di invidia, bisogna per forza che sia esoso ognuno che viene in opinione di non volere essere equale agli altri, o che si spicca dal modo del vivere commune.
     
      162. Nelle cose della economica el verbo principale è resecare tutte le spese superflue; ma quello in che mi pare consista la industria è el fare le medesime spese con piú vantaggio che non fanno gli altri; e, come si dice vulgarmente, spendere el quattrino per cinque denari.
     
      163. Tenete a mente, che chi guadagna, se bene può spendere qualcosa piú che chi non guadagna, pure è pazzia spendere largamente in sul fondamento de' guadagni, se prima non hai fatto buono capitale; perché la occasione del guadagnare non dura sempre. E se mentre che la dura non ti sei acconcio, passata che la è ti truovi povero come prima, e di piú hai perduto el tempo e l'onore; perché alla fine è tenuto di poco cervello chi ha avuto la occasione bella e non l'ha saputa bene usare; e questo ricordo tenetelo bene a mente, perché ho visto a' miei dí infiniti errarci.


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Ricordi
di Francesco Guicciardini
pagine 100

   





Firenze