Pagina (168/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma, parendo poi loro troppo pericoloso il discostare tanto le genti dagli stati propri, né avendo ancora in ordine tutto l'esercito disegnato, ed essendo parte delle genti occupate alla impresa di Asti, e riducendosi oltre a ciò in memoria la infedeltà del pontefice, e l'avere, quando passò Carlo, chiamato in Roma con l'esercito Ferdinando e poi fattolo partire, mutato consiglio, cominciorono a persuadergli che piú tosto si riducesse in luogo sicuro che, per sforzarsi di difendere Roma, esporre la sua persona a sí grave pericolo; atteso che quando bene il re entrasse in Roma se ne partirebbe subito, senza lasciarvi gente alcuna. Le quali cose accrebbono la speranza del re di potere venire seco a qualche composizione.
      Partí adunque il re da Napoli il vigesimo dí di maggio; ma perché prima non aveva assunto con le cerimonie consuete il titolo e le insegne reali, pochi dí innanzi si partisse ricevé solennemente nella chiesa catedrale, con grandissima pompa e celebrità secondo il costume de' re napoletani, le insegne reali, e gli onori e i giuramenti consueti prestarsi a' nuovi re; orando in nome del popolo di Napoli Giovanni Ioviano Pontano. Alle laudi del quale, molto chiarissime per eccellenza di dottrina e di azioni civili e di costumi, détte quest'atto non piccola nota; perché essendo stato lungamente segretario de' re aragonesi e appresso a loro in grandissima autorità, precettore ancora nelle lettere e maestro d'Alfonso, parve che, o per servare le parti proprie degli oratori o per farsi piú grato a' franzesi, si distendesse troppo nella vituperazione di quegli re, da' quali era sí grandemente stato esaltato: tanto è qualche volta difficile osservare in se stesso quella moderazione e quegli precetti co' quali egli, ripieno di tanta erudizione, scrivendo delle virtú morali, e facendosi, per l'universalità dello ingegno suo in ogni specie di dottrina, maraviglioso a ciascuno, aveva ammaestrato tutti gli uomini.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Asti Carlo Roma Ferdinando Roma Roma Napoli Napoli Giovanni Ioviano Pontano Alfonso