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      Il quale, fermatosi a Furlí, preparava le cose necessarie all'oppugnazione per l'anno futuro: né con minore prontezza attendevano i faventini alla fortificazione della città.
     
      Lib.5, cap.3
     
      Tregua tra Massimiliano e il re di Francia. Il re di Francia ed il re di Spagna si accordano segretamente per la conquista e la spartizione del reame di Napoli. Il re di Francia comincia scopertamente i preparativi per l'impresa.
     
      Queste cose si feciono l'anno mille cinquecento. Ma molto piú importanti cose si ordinavano per l'anno mille cinquecent'uno dal re di Francia: alle quali per essere piú espedito aveva sempre procurato di fare concordia col re de' romani, per la quale oltre a ottenere da lui l'investitura del ducato di Milano gli fusse lecito assaltare il regno di Napoli; usando in questo il mezzo dell'arciduca suo figliuolo, inclinato alla pace perché i popoli suoi, per non interrompere il commercio delle mercatanzie, malvolentieri guerreggiavano co' franzesi, e perché il re che non aveva figliuoli maschi proponeva di dare Claudia sua figliuola per moglie a Carlo figliuolo dell'arciduca, e per dota, quando fussino di età abile a consumare il matrimonio, perché l'uno e l'altro erano minori di tre anni, il ducato di Milano. Per la cui intercessione, non si potendo cosí prestamente risolvere molte difficoltà che intervenivano nella pratica della pace, ottenne, nel principio dell'anno mille cinquecent'uno, tregua per molti mesi da Massimiliano, dandogli per ottenerla certa quantità di danari.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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