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      Ma volendo opporsi i fiorentini, perché nella condotta o esclusione di questi grani consisteva totalmente la speranza o la disperazione di conseguire quello anno Pisa, aggiunsono a' legni che aveano prima una nave inghilese, che per ventura si trovava nel porto di Livorno, e alcune fuste e brigantini; e aiutando quanto potevano, con le preparazioni terrestri, l'armata marittima, mandorno tutta la cavalleria e grande numero di fanti, raccolti subitamente del loro dominio, a tutte quelle parti donde i legni degli inimici potessino, o per la foce d'Arno o per la foce di Fiumemorto entrando in Arno, condursi in Pisa. Condussonsi gli inimici tralla foce d'Arno e...; [e] essendo i legni de' fiorentini tra la foce e Fiumemorto, e la gente di terra occupati tutti i luoghi opportuni e distese l'artiglierie in sulle ripe da ogni parte del fiume donde aveano a passare, giudicando non potere procedere piú innanzi, si ritornorno nella riviera di Genova, perduti tre brigantini carichi di frumento. Dal quale successo apparendo quasi certa per mancamento di vettovaglie la vittoria i fiorentini, per impedire piú agevolmente che per il fiume non ne potessino essere condotte, gittorono in su Arno uno ponte di legname, fortificandolo con bastioni dall'una e l'altra ripa; e nel tempo medesimo, per rimuovere gli aiuti de' vicini, convennono co' lucchesi, avendo prima, per reprimere l'audacia loro, mandato a saccheggiare, con una parte delle genti mossa da Cascina, il porto di Vioreggio e i magazzini dove erano molti drappi di mercatanti di Lucca.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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