Pagina (778/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Né sarà piccola aggiunta alle tue laudi, che tu sia il primo a' piedi del quale la republica veneta supplichevole si prostra in terra, al quale abbassa il collo, il quale onora riverisce osserva come uno dio celeste. Se il sommo massimo Dio avesse dato inclinazione a' maggiori nostri non si fussino ingegnati di maneggiare le cose di altri, già la nostra republica piena di splendore avanzerebbe di molto l'altre città della Europa; la quale ora, marcida di squallore di sorde di corruzione, deforme di ignominia e di vituperio, piena di derisione di contumelie di cavillazioni, ha dissipato in uno momento l'onore di tutte le vittorie acquistate. Ma perché il parlare ritorni finalmente dove cominciò, è in potestà tua, rimettendo e perdonando a' tuoi viniziani, acquistare un nome, un onore, del quale niuno, vincendo, in qualunque tempo, acquistò mai il maggiore il piú splendido. Questo niuna vetustà niuna piú lunga antichità niuno corso di tempo cancellerà delle menti de' mortali, ma tutti i secoli ti chiameranno predicheranno e confesseranno pio, clemente, principe piú glorioso di tutti gli altri. Noi, tuoi viniziani, attribuiremo tutto alla tua virtú felicità e clemenza: che noi viviamo, che usiamo l'aura celeste, che godiamo il commercio degli uomini. -
      Mandorono i viniziani, per la medesima deliberazione, uno uomo in Puglia a consegnare i porti al re d'Aragona; il quale, sapendo senza spesa e senza pericolo godere il frutto delle altrui fatiche, aveva mandato di Spagna una armata piccolissima, dalla quale erano state occupate alcune terre di poco momento de' contadi di quelle città. Mandorno similmente in Romagna uno secretario publico, con commissione che al pontefice si consegnasse quel che ancora si teneva per loro, in caso che e' fusse liberato Giampagolo Manfrone e gli altri prigioni, avessino facoltà di trarne l'artiglierie, e che le genti che erano in Ravenna fussino salve.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Dio Europa Puglia Aragona Spagna Romagna Giampagolo Manfrone Ravenna