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      Le quali condizioni mentre che il pontefice, per non dispiacere a' confederati, fa difficoltà di accettare, si arrendé la città di Ravenna. E poco dipoi i soldati, che erano nella fortezza, per loro medesimi la dettono; recusando il secretario de' viniziani che vi era entrato dentro, perché quegli che per loro trattavano a Roma davano speranza che alla fine il pontefice consentirebbe alle condizioni con le quali la restituzione aveano offerta: lamentandosi gravemente il pontefice essere stata dimostrata maggiore contumacia con lui che non era stata usata né con Cesare né col re d'Aragona. E però, addimandandogli i cardinali Grimanno e Cornaro viniziani, in nome del senato, l'assoluzione dal monitorio come debita, per avere offerta nel termine de' ventiquattro dí la restituzione, rispose non avere ubbidito, perché non l'aveano offerta semplicemente ma con limitate condizioni, e perché erano stati ammuniti a restituire oltre alle terre i frutti presi e tutti i beni che e' possedevano appartenenti alle chiese o alle persone ecclesiastiche.
     
      Lib.8, cap.7
     
      Sentimenti diversi in Italia per le sventure de' veneziani. Il pontefice acconsente a ricevere gli ambasciatori di Venezia. Mentre Padova, Vicenza e altre terre consegnano le chiavi agli ambasciatori di Massimiliano, Treviso si afferma fedele a Venezia. Inazione e lentezze di Massimiliano.
     
      In questo modo precipitavano con impeto grandissimo e quasi stupendo le cose della republica viniziana, calamità sopra a calamità continuamente accumulandosi, qualunque speranza si proponevano mancando, né indizio alcuno apparendo per il quale sperare potessino almeno conservare, dopo la perdita di tanto imperio, la propria libertà. Moveva variamente tanta rovina gli animi degli italiani, ricevendone molti sommo piacere per la memoria che, procedendo con grandissima ambizione, posposti i rispetti della giustizia e della osservanza della fede e occupando tutto quello di che se gli offeriva l'occasione, aveano scopertamente cercato di sottoporsi tutta Italia: le quali cose facevano universalmente molto odioso il nome loro, odioso ancora piú per la fama che risonava per tutto della alterezza naturale a quella nazione.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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