Pagina (823/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      La quale benché il quarto dí venisse in potestà loro (perché il principe di Anault e Fracassa, per la debolezza sua, l'abbandonorono) entrò in questo tempo in Verona nuova gente di Cesare, e sotto Obigní trecento lancie del re di Francia; di maniera che, essendovi circa cinquecento lancie e cinquemila fanti tra spagnuoli e tedeschi, non era piú facile l'occuparla. Accostossi dipoi l'esercito veneto a Verona diviso in due parti, in ciascuna delle quali erano trecento uomini d'arme cinquecento cavalli leggieri e tremila fanti, sperando che come si fussino accostati si facesse movimento nella città: ma non si essendo presentati alle mura in uno tempo medesimo, quegli che erano nella terra fattisi incontro alla prima parte, che veniva di là dal fiume dell'Adice e già era entrata nel borgo, la costrinsono a ritirarsi; e sopravenendo poco di poi Lucio Malvezzo, dall'altra ripa del fiume coll'altra parte, si ritirò medesimamente; e amendue congiunte insieme si fermorno alla villa di San Martino, distante da Verona cinque miglia. Nel qual luogo mentre stavano, avendo inteso che duemila fanti tedeschi, partiti da Basciano erano andati a predare a Cittadella, mossisi a quella parte gli rinchiusono in Vallefidata; ma i tedeschi, avendo ricevuto soccorso da Basciano, uscirono per forza, benché non senza danno, de' passi stretti e avendo abbandonato Basciano l'occuporono i viniziani. Da Basciano andò una parte dell'esercito a Feltro e Civitale e, dopo avere ricuperate quelle terre, alla rocca della Scala, la quale spugnò, avendovi prima piantate l'artiglierie; e nel tempo medesimo Antonio e Ieronimo da Savorniano, gentiluomini, che nel Friuli seguitavano le parti viniziane, presono Castelnuovo posto in su uno monte aspro in mezzo della Patria (cosí chiamano il Friuli), di là dal fiume del Tigliavento: non si intendendo di Cesare, il quale commosso dal caso di Vicenza era venuto subitamente alla Pietra, altro che romori vari, e spesso muoversi con celerità, ma senza effetto alcuno, da uno luogo a un altro.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Anault Fracassa Verona Cesare Obigní Francia Verona Adice Lucio Malvezzo San Martino Verona Basciano Cittadella Vallefidata Basciano Basciano Basciano Feltro Civitale Scala Antonio Ieronimo Savorniano Friuli Castelnuovo Patria Friuli Tigliavento Cesare Vicenza Pietra