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      Ma il pontefice, il quale sentiva altrimenti, divenuti per la nuova confederazione gli spiriti suoi maggiori e piú ardenti, subito che passò il termine prefisso nel monitorio fatto prima a' cardinali autori del concilio, convocato con solennità grande il concistorio publico, sedendo nell'abito pontificale nella sala detta de' re, dichiarò i cardinali di Santa Croce, di San Malò, di Cosenza e quel [di] Baiosa essere caduti dalla degnità del cardinalato, e incorsi in tutte le pene alle quali sono sottoposti gli eretici e gli scismatici. Publicò, oltre a questo, uno monitorio sotto la forma medesima al cardinale di San Severino, il quale insino a quel dí, non avea molestato; e procedendo col medesimo ardore a' pensieri delle armi sollecitava continuamente la venuta degli spagnuoli, avendo nell'animo che innanzi a ogni altra cosa si movesse la guerra contro a' fiorentini, per indurre a' voti de' confederati quella republica, rimettendo al governo la famiglia de' Medici, né meno per saziare l'odio smisurato conceputo contro a Piero Soderini gonfaloniere, come se dalla autorità sua fusse proceduto che i fiorentini non si fussino mai voluti separare dal re di Francia e che dipoi avessino consentito che in Pisa si celebrasse il concilio. Della quale deliberazione penetrando molti indizi a Firenze, e facendosi per potere sostenere la guerra diverse preparazioni, fu trall'altre cose proposto essere molto conveniente che alla guerra mossa ingiustamente dalla Chiesa si resistesse colle entrate de' beni delle chiese, e perciò si astringessino gli ecclesiastici a pagare quantità grandissima di danari; ma con condizione che, deponendosi in luogo sicuro, non si spendessino se non in caso fusse mossa la guerra, e che cessato il timore che la dovesse essere mossa si restituissino a chi gli avesse pagati: alla qual cosa contradicevano molti cittadini, alcuni temendo di non incorrere nelle censure e nelle pene imposte dalle leggi canoniche contro a' violatori della libertà ecclesiastica, ma la maggiore parte di loro per impugnare le cose proposte dal gonfaloniere, dalla autorità del quale era manifesto procedere principalmente questo consiglio.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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