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      Fu celebrato per queste cose per tutta la cristianità con somma gloria il nome di Fois, che con la ferocia e celerità sua avesse, in tempo di quindici dí, costretto l'esercito ecclesiastico e spagnuolo a partirsi dalle mura di Bologna, rotto alla campagna Giampaolo Baglione con parte delle genti de' viniziani, recuperata Brescia con tanta strage de' soldati e del popolo; di maniera che per universale giudicio si confermava, non avere, già parecchi secoli, veduta Italia nelle opere militari una cosa simigliante.
     
      Lib.10, cap.11
     
      Per ordine del re, il Fois s'accinge ad affrontare l'esercito de' collegati. Alleanza fra il pontefice e il re d'Inghilterra. Lamentele di Massimiliano riguardo al re di Francia. Timori del re per gli svizzeri. Nessuna speranza del re nella concordia. I fiorentini assolti dalle censure dal pontefice. Ordine del re al Fois di marciare, ove sconfigga i nemici, su Roma con un legato del concilio pisano.
     
      Recuperata Brescia e l'altre terre perdute, delle quali Bergamo, ribellatasi per opera di pochi, aveva, innanzi che Fois entrasse in Brescia, richiamati popolarmente i franzesi, Fois, poiché ebbe dato forma alle cose e riposato e riordinato l'esercito, stracco per sí lunghi e gravi travagli e disordinato parte nel conservare parte nel dispensare la preda fatta, deliberò, per comandamento ricevuto dal re, di andare contro all'esercito de' collegati; il quale partendosi dalle mura di Bologna si era fermato nel bolognese: astringendo il re a questo molti urgentissimi accidenti, i quali lo necessitavano a prendere nuovi consigli per la salute delle cose sue.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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