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      Però, ancora che il pericolo fusse gravissimo se i svizzeri sdegnati ritornassino di nuovo ad assaltarlo, nondimeno, confidandosi nella propinquità del verno e nel non essere facile che tanto presto si rimettessino insieme, deliberato ancora di correre piú presto gli ultimi pericoli che privarsi delle ragioni di quel ducato, il quale amava eccessivamente, deliberò di non ratificare, ma cominciò a fare proporre loro nuovi partiti; da' quali essi alienissimi minacciavano, se la ratificazione non venisse fra certo termine, tagliare il capo agli statichi.
     
     
      Lib.12, cap.3
     
      Nuove vicende della guerra degli inglesi in Francia. Nuove preoccupazioni e pericoli del re di Francia. Conciliazione del re con il papa. Morte della regina di Francia.
     
      Presa Terroana, alla quale lo arciduca pretendeva per antiche ragioni, e il re di Inghilterra diceva essere sua per averla guadagnata con giusta guerra, parve a Cesare e a lui, per spegnere i semi della discordia, di gittare in terra le mura; non ostante che ne' capitoli fatti con quegli di Terroana fusse stato proibito loro. Partí poi Cesare immediate dallo esercito, affermando che gli inghilesi, per la esperienza veduta di loro, erano poco periti della guerra e temerari. Da Terroana andò il re di Inghilterra a campo a Tornai, città fortissima e molto ricca, e affezionatissima per antica inclinazione alla corona di Francia; ma circondata dal paese dello arciduca, e però impossibile a essere soccorsa da' franzesi mentre non erano superiori alla campagna.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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