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      La quale sospensione fu dagli spagnuoli e tedeschi poco osservata: perché quella parte degli spagnuoli che erano alle stanze nel Pulesine e a Esti predorono tutto il paese circostante; e il viceré mandò gente a Vicenza, per trovarsi in possessione quando si desse il lodo.
      Fece anche in questo tempo il Frangiapane in Friuli molti danni; e stando incauti i viniziani, i tedeschi per trattato tenuto da alcuni fuorusciti presono Marano, terra del Friuli vicina ad Aquileia e posta in sul mare: però i viniziani vi mandorono per terra Baldassarre di Scipione con certo numero di genti, e Ieronimo da Savorniano con molti paesani. I quali essendosi accampati, e strignendo anche con l'armata la terra per mare, vennono in soccorso di quella cinquecento cavalli tedeschi e dumila fanti; per la venuta de' quali, uscendo anche quegli di dentro ad assaltare le genti de' viniziani, gli roppono con non piccola uccisione e tolseno loro l'artiglieria; e fu anche, con alcuni legni, loro tolta una galea e molti altri legni: dopo la qual vittoria preseno per forza Monfalcone. Aggiunsesi alle genti di Marano, pochi dí poi, quattrocento cavalli e mille dugento lanzchenech che erano stati a Vicenza; i quali, congiunti con altri fanti e cavalli venuti nuovamente nel Friuli, correvano tutto il paese: però Malatesta da Sogliano, governatore di quella regione, con seicento cavalli e dugento fanti, e Ieronimo da Savorniano con dumila uomini del paese, che si erano ridotti a Udine, non vedendo potere resistere, passorono di là dal fiume di Liquenza, soccorrendo dove potevano.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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