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      In questa disposizione adunque degli animi e delle cose, gli imbasciadori di Cesare del re d'Aragona e del duca di Milano, congregati appresso a' svizzeri, contrassono con loro, in nome de' suoi príncipi, confederazione per la difesa d'ltalia, riservato al pontefice luogo di entrarvi insino alla domenica che si dice letare, della prossima quadragesima: nella quale fu convenuto che, per costrignere il re di Francia a cedere le ragioni del ducato di Milano, i svizzeri, ricevendo ciascuno mese dagli altri confederati trentamila ducati, assaltassino o la Borgogna o il Dalfinato; e che il re cattolico movesse con potente esercito la guerra dalla parte o di Perpignano o di Fonterabia nel reame di Francia, acciò che il re, costretto a difendere il reame proprio, non potesse, se pure avesse nell'animo altrimenti, molestare il ducato di Milano.
     
     
     
      Lib.12, cap.11
     
      Preparativi del re di Francia per la spedizione in Italia. Tentativi e speranze d'avere favorevole il pontefice, e condotta ambigua di questo. Accordi fra il re ed il doge di Genova. Inizio della spedizione in Italia.
     
      Stette occulta insino al mese di giugno la deliberazione del re; ma finalmente, per la grandezza e sollecitudine degli apparecchi, non era piú possibile tanto movimento dissimulare. Perché erano immoderati i provedimenti de' danari, soldava numero grandissimo di fanti tedeschi, faceva condurre molte artiglierie verso Lione, e ultimamente aveva mandato in Ghienna, per soldare ne' confini di Navarra diecimila fanti, Pietro Navarra, condotto nuovamente agli stipendi suoi: perché non avendo il re d'Aragona, sdegnato contro a lui perché in gran parte se gli attribuiva l'infelice successo del fatto d'arme, voluto mai pagare per la sua liberazione la taglia postagli di ventimila ducati, la quale il re morto avea donato al marchese del Rotellino per ricompensarlo in qualche parte della taglia de' centomila ducati pagati in Inghilterra, il nuovo re, deliberando usare l'opera sua, aveva, quando pervenne alla corona, pagato la taglia per lui, e dipoi condottolo agli stipendi suoi; avendo prima il Navarra, per scarico dell'onore suo, mandato al re d'Aragona a scusarsi se abbandonato da lui cedeva alla necessità, e a rinunziare uno stato il quale possedeva per sua donazione nel regno di Napoli.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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