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      Ma quello che dette maggiore ammirazione fu la creazione di Franciotto Orsino e di Pompeio Colonna e di cinque altri romani delle famiglie principali che seguitavano o questa o quella fazione: con consiglio contrario alle deliberazioni dell'antecessore, ma riputato imprudente e che riuscí poco felice per i suoi. Perché, essendo sempre la grandezza de' baroni di Roma depressione e inquietudine de' pontefici, Giulio, essendo mancati i cardinali antichi di quelle famiglie, le quali Alessandro sesto per spogliarle degli stati propri aveva acerbamente perseguitate, non aveva mai voluto rimettere in alcuna di loro quella degnità; Lione tanto immoderatamente fece il contrario: non potendo però dirsi che fusse stato tirato da' meriti delle persone; perché Franciotto fu promosso dalla professione della milizia alla degnità del cardinalato, e a Pompeio doveva nuocere la memoria che, con tutto fusse vescovo, avea, per occasione della infermità [di Giulio], cercato di fare tumultuare il popolo romano contro allo imperio de' sacerdoti, e dipoi si era ribellato apertamente con l'armi dal medesimo pontefice, dal quale era stato per questo privato della degnità episcopale.
     
      Lib.13, cap.8
     
      Francesco Maria nella Marca. Offerte d'aiuto del re di Francia al pontefice; sospetti reciproci e sospetti anche del re di Spagna. Battaglia ai borghi di Rimini; Francesco Maria passa in Toscana; difficoltà di Francesco Maria e del pontefice. Concordia fra il pontefice e Francesco Maria. Considerazioni dell'autore sulla guerra e sul modo con cui è stata condotta.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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