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      Dopo le quali parole avendo voltato il cavallo in altra parte, restando ciascuno confuso per il timore, e per parere loro non essere piú a tempo a tentare altri rimedi, si lasciorono da parte i ragionamenti dello accordarsi, e fu necessario attendere alla difesa: perché una parte degli inimici, avendo quantità grandissima di scale, raccolta il dí dinanzi del paese, si erano accostati a uno bastione che, dalla parte di verso il Po, aveva fatto fare Federigo, quando, partito il campo degli ecclesiastici, rimase alla custodia di Parma; e lo combattevano virilmente; e nel tempo medesimo un'altra parte dava l'assalto molto feroce alla porta che va a Reggio, e medesimamente si combatteva in due altri luoghi: con tanta piú difficoltà del difendersi, quegli di dentro, quanto gli inimici erano piú freschi e stimolati con le parole da' capitani, massime da Federigo; e gli uomini della terra pieni di spavento non si accostavano, da pochissimi in fuora, alla muraglia, anzi la piú parte rinchiusi per le case, come se aspettassino di punto in punto l'estremo caso della città. Durorono questi assalti, rinfrescati piú volte, per spazio di quattro ore; diminuendosi sempre il pericolo di quegli di dentro, non solo per la stracchezza degli inimici, che battuti e feriti da piú bande diminuivano di animo, ma eziandio perché vedendo quegli della terra succedere la difesa felicemente, preso ardire, concorrevano di mano in mano prontamente alla muraglia, non mancando il commissario di fare sollecitamente per tutto le necessarie provisioni: talmente che, innanzi cessasse la battaglia, non solo era concorso tutto il popolo e i religiosi ancora a combattere alla muraglia, ma eziandio moltissime donne attendendo a portare vino e altri rinfrescamenti agli uomini suoi.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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