Pagina (1484/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Nella quale città si attendeva, oltre all'altre provisioni, con grande studio ad accrescere l'odio del popolo, che era grandissimo, contro a' franzesi, acciò che e' fussino piú pronti alla difesa e a soccorrere co' danari propri le publiche necessità; cosa molto aiutata, con lettere finte con imbasciate false e con molte arti e invenzioni, dalla diligenza e astuzia del Morone. Ma giovorono anche, piú che non si potrebbe credere, le predicazioni di Andrea Barbato frate dell'ordine di Santo Agostino; il quale, predicando con grandissimo concorso del popolo, gli confortava efficacissimamente alla propria difesa e a conservare la patria loro libera dal giogo de' barbari inimicissimi di quella città, poiché da Dio era stato conceduto loro facoltà di liberarsene. Allegava lo esempio di Parma, piccola e debole città a comparazione di Milano; ricordava gli esempli de' loro maggiori, il nome de' quali era stato glorioso in tutta Italia; quello che gli uomini erano debitori alla conservazione della patria, per la quale se i gentili, che non aspettavano altro premio che della gloria, si mettevano volontariamente alla morte, che dovevano fare i cristiani, a' quali morendo in sí santa opera era oltre alla gloria del mondo proposta per premio vita immortale nel regno celeste? Considerassino che eccidio porterebbe a quella città la vittoria de' franzesi, i quali se prima, senza alcuna cagione, erano stati tanto acerbi e molesti loro, che sarebbono ora che si reputavano sí gravemente offesi e ingiuriati?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Morone Andrea Barbato Santo Agostino Dio Parma Milano Italia