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      Lionello fratello di Alberto Pio ricuperò furtivamente la terra di Carpi, custodita negligentemente da Giovanni Coscia prepostovi da Prospero Colonna; a cui Cesare, spogliatone Alberto come rebelle dello imperio, l'aveva donata. Ma maggiore accidente fu per succedere nel ducato di Milano, perché cavalcando in su una muletta Francesco Sforza da Moncia a Milano, ed essendosi, come facevano per l'ordinario, allontanati da lui i cavalli della sua guardia perché il principe fusse meno noiato dalla polvere, la quale per i tempi estivi si solleva grandissima da' cavalli nelle pianure di Lombardia, Bonifazio Visconte, giovane noto piú per la nobiltà della famiglia che per ricchezze onori o altre condizioni, mosso per lo sdegno conceputo perché pochi mesi innanzi era stato ammazzato per opera di Ieronimo Morone, non senza volontà, (cosí si credeva) del duca, Monsignorino Visconte in Milano; essendo propinquo a lui in su uno cavallo turco, come furono pervenuti a uno quadrivio, mosso con impeto il cavallo, l'assaltò con uno pugnale per percuoterlo in sulla testa; ma movendosi per paura la muletta né stando anche fermo per la ferocia sua il cavallo, e Bonifazio per essere di maggiore statura e per l'altezza del cavallo sopraffacendolo molto, il colpo destinato alla testa lo percosse in sulla spalla. Trasse dipoi la spada fuora per dargli un altro colpo. Ma la ferita fu piccolissima e di taglio; ed essendo già concorsi molti si messe in fuga, seguitato dai cavalli della guardia, ma avanzandogli per la velocità del suo cavallo si salvò nel Piemonte.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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