Pagina (1556/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Né gli ritraeva da queste divisioni o il pericolo comune d'Italia o proprio dello stato della Chiesa; anzi, secondo che variavano i progressi della guerra, andava ciascuna delle parti differendo la elezione, sperando favore dalla vittoria di quegli che gli erano propizi; e si sarebbe differita molto piú tempo se ne' cardinali avversi al cardinale de' Medici, i quali erano quasi tutti dei piú vecchi del collegio, fusse stata la medesima unione a eleggere qualunque di loro che era in non eleggere lui, e deposte le cupidità particolari si fussino contentati di questo fine, che il cardinale de' Medici non ascendesse al pontificato. Ma è molto difficile che mediante la concordia nella quale è mescolata discordia e ambizione si pervenga al fine che comunemente si cerca. Il cardinale Colonna, inimico acerbissimo del cardinale de' Medici, ma per natura impetuoso e superbissimo, sdegnato co' cardinali congiunti seco perché recusavano di eleggere pontefice il cardinale Iacobaccio romano, uomo della medesima fazione e molto dependente da lui, andò spontaneamente a offerire al cardinale de' Medici di aiutarlo al pontificato: il quale, per una cedola di mano propria, secretissimamente gli promesse l'officio della vicecancelleria che risedeva in persona sua, e il palazzo suntuosissimo il quale, edificato già dal cardinale di San Giorgio, era stato conceduto a lui dal pontefice Lione: donde acceso tanto piú il cardinale della Colonna indusse nella sentenza sua il cardinale Cornaro e due altri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Italia Chiesa Medici Medici Colonna Medici Iacobaccio Medici San Giorgio Lione Colonna Cornaro