Pagina (1568/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Incontro a questi mandò il duca di Milano Giovanni de' Medici con cinquanta uomini d'arme trecento cavalli leggieri e tremila fanti; il quale, unitosi con trecento uomini d'arme trecento cavalli leggieri e quattromila fanti de' viniziani, si accostò agli inimici venuti alla villa di Cravina, tra i fiumi dell'Adda e del Brembo, e lontana otto miglia da Bergamo; e corse con una parte delle genti insino a' loro alloggiamenti: i quali, il terzo dí dappoi, querelandosi non avere trovato a Cravina né danari né cavalli né altri fanti, come dicevano essere stato promesso da Renzo, ritornorno al paese loro. Risoluto il movimento de' grigioni, Giovanni de' Medici spugnò Caravaggio, e di poi passato Adda messe con l'artiglierie in fondo il ponte che i franzesi aveano a Bufaloro in sul Tesino. Rimaneva ancora in potestà de' franzesi, tra Milano e il Tesino, la terra di Biagrassa, ove erano molte vettovaglie e a guardia mille fanti sotto Ieronimo Caracciolo napoletano. Alla spugnazione della quale, perché posta in sul canale grande impediva le vettovaglie che molte [si] sogliono per quello canale condurre a Milano, si mosse Francesco Sforza, chiamato a sé Giovanni de' Medici; e seguitandolo oltre a' soldati tutta la gioventú del popolo milanese. Dettono l'assalto alla terra, avendola prima battuta con l'artiglierie da' primi raggi del sole insino a mezzo il giorno, e l'espugnarono il dí medesimo; con singolare laude di Giovanni de' Medici, nel quale apparí quel dí non solamente la ferocia, colla quale avanzava tutti gli altri, ma prudenza e maturità degna di sommo capitano.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Milano Giovanni Medici Cravina Adda Brembo Bergamo Cravina Renzo Giovanni Medici Caravaggio Adda Bufaloro Tesino Milano Tesino Biagrassa Ieronimo Caracciolo Milano Francesco Sforza Giovanni Medici Giovanni Medici