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      Non dispiaceva al pontefice che il re di Francia conseguisse il ducato di Milano, parendogli che, mentre stavano in Italia Cesare e il re, che la sedia apostolica e il suo pontificato fussino sicuri dalla grandezza di ciascuno di loro. Questa medesima ragione causava che gli fusse molesto che il re di Francia acquistasse il regno di Napoli, acciò che in mano di uno principe tanto potente non fusse in uno tempo medesimo quello reame e il ducato di Milano: però, cercando occasione di differire l'andata del duca di Albania, fece instanza col re che nel transito riordinasse il governo di Siena; il quale il pontefice, essendo quella città situata in mezzo tra Roma e Firenze, desiderava sommamente che fusse in mano degli amici suoi, come per opera sua era stato pochi mesi innanzi. Perché essendo, nel pontificato di Adriano morto il cardinale Petruccio e pretendendo alla successione sua nel governo Francesco suo nipote, se gli opposono per la sua insolenza i principali del Monte de' nove, con tutto che fussero della medesima fazione; facendo instanza col duca di Sessa, oratore cesareo, e col cardinale de' Medici che fusse data altra forma al governo, o riducendola a libertà o volgendo quella autorità a Fabio figliuolo di Pandolfo Petrucci, benché non molto innanzi si fusse occultamente fuggito da Napoli: la quale cosa, ventilata lungamente, fu finalmente, come Clemente fu assunto al pontificato, per consentimento comune suo e di Cesare, restituito Fabio nel luogo paterno. Ma non avendo l'autorità che aveva avuta il padre, la città quasi tutta inclinata alla libertà, quegli del Monte de' nove non molto uniti con lui né molto concordi tra loro, la debolezza che ha la potenza di uno quando non è fondata in sulla benivolenza de' cittadini né si regge totalmente e senza rispetti a uso di tiranno, partorí (non ostante che alla piazza fusse la guardia dependente da lui) che suscitato uno giorno per opera de' suoi avversari, senza aiuto alcuno de' forestieri, tumulto popolare, fu con piccola difficoltà cacciato della città; donde il pontefice, il quale non confidava né nella moltitudine né in altra fazione, deliberò ridurre in loro l'autorità, per costituirne poi capo o Fabio o chi altri di loro gli paresse: cosa che agli imperiali (come il sospetto cominciato fa che tutte le cose si ripigliano in mala parte) accrebbe l'opinione che la capitolazione tra il pontefice e il re di Francia contenesse da ogni parte maggiori effetti e obligazioni che di neutralità. Dal fermarsi il duca d'Albania intorno a Siena procedette che i sanesi, per liberarsi dalle molestie dell'esercito, dettono amplissima autorità a quegli cittadini che erano confidenti al pontefice sopra l'ordinazione del governo: la qual cosa come fu fatta, ricevute da' sanesi artiglierie e certa quantità di danari, passò piú oltre, ma procedendo colla consueta tardità. Andò da Montefiascone a Roma a parlare al pontefice, e di poi passato il Tevere a Fiano si fermò nelle terre degli Orsini, dove si raccoglievano i fanti che si soldavano in Roma con permissione del pontefice; il quale permetteva medesimamente che i Colonnesi, i quali per la difesa del regno di Napoli facevano la massa a Marino, soldassino in Roma fanti.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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