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      Questa è senza dubbio la piú preziosa gioia, il piú singolare tesoro che sia tra tutti i vostri tesori; adunque, come meglio si stabilisce come meglio si assicura come piú certamente si conserva che col posare le guerre con fine sí generoso e sí magnanimo, col levare la gloria acquistata dalla potestà della fortuna, e di mezzo il mare ridurre in sicuro porto questo navilio carico di mercie di inestimabile valore? Ma diciamo piú oltre: non è piú desiderabile quella grandezza che si conserva volontariamente che quella che si mantiene con violenza? Niuno ne dubita, perché è piú stabile piú facile piú piacevole piú onorevole. Se Cesare si obliga il re di Francia con tanta liberalità, con tanto beneficio, non sarà egli sempre padrone di lui e del regno suo? se e' dà sí manifesta certezza al papa e agli altri príncipi di contentarsi dello stato che ha, né avere altro pensiero che della salute universale, non resteranno eglino senza sospetto? e non avendo piú né da temere né da contendere con lui, non solo ameranno ma adoreranno tanta bontà. Cosí con volontà di tutti darà le leggi a tutti, e senza comparazione disporrà piú de' cristiani con la benivolenza e con l'autorità che non farebbe con le forze e con l'imperio. Arà facoltà, aiutato e seguitato da tutti, voltare le armi contro a luterani e contro agl'infedeli, con piú gloria e con piú occasione di maggiori acquisti; i quali non so perché non si debbino anche desiderare nella Affrica o nella Grecia o nel levante, quando bene lo ampliare il dominio fra i cristiani avesse quella facilità che molti, a giudizio mio, vanamente si immaginano.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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