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      Lib.16, cap.9
     
      Infermità del re di Francia; visita e promessa di Cesare. Difficoltà di trattative fra Cesare e madama d'Alanson. Trattative fra il pontefice e Cesare.
     
      Ma nel tempo medesimo, per nuovo accidente succeduto in Spagna, si variorono quasi tutte le cose. Perché il re di Francia, pieno di gravissimi dispiaceri, poiché invano aveva desiderata la presenza di Cesare, si ridusse, per infermità sopravenutagli nella rocca di Madril, in tale estremità della vita che i medici deputati alla sua curazione feciono intendere a Cesare diffidarsi totalmente della salute, se già non veniva egli in persona a confortarlo e dargli speranza della liberazione. Dove preparandosi di andare, il gran cancelliere suo lo dissuase, dicendo che lo onore suo ricercava di non vi andare se non con disposizione di liberarlo subito e senza alcuna convenzione, altrimenti essere una umanità non regia ma mercenaria, e uno desiderio di farlo guarire non per carità della salute sua ma mosso solamente da interesse proprio, per non perdere per la sua morte la occasione de' guadagni sperati dalla vittoria; consiglio certamente memorabile e degno di essere accettato da tanto principe: nondimeno, consigliato diversamente da altri, andò in poste a visitarlo. La visitazione fu breve, perché il cristianissimo era già quasi allo estremo, ma piena di parole grate, e di speranza certissima, come e' fusse sanato, di liberarlo; e, quel che ne fusse cagione, o questo conforto o che la gioventú fusse per se stessa superiore alla natura della infermità, cominciò dopo questa visitazione ad alleggierirsi in modo che in pochi dí restò liberato dal pericolo, ancora che non ritornasse se non con tardità alla prima valitudine.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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