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      Ma per contrario ebbono nello Abruzzi prosperità le cose de' franzesi; perché essendosi appropinquato a dodici miglia all'Aquila il vescovo Colonna per sollevare lo Abruzzi fu rotto e morto dallo abate di Farfa, morti quattrocento fanti e circa ottocento prigioni. Intorno a Gaeta quegli di dentro, per la giunta del principe di Melfi, si andavano ritirando; e quelli di Manfredonia, per la poca virtú delle genti viniziane, facevano danno assai.
      Perseverava in questo tempo il pontefice nella deliberazione di non dichiararsi per alcuno, ma, perché teneva diverse pratiche, già sospetto al re di Francia; né anche grato a Cesare, se non per altro perché aveva destinato legato in Inghilterra il cardinale Campegio, per trattare in quella isola la causa delegata a lui e al cardinale eboracense. Perché instando quel re per la declarazione della invalidità del primo matrimonio, il pontefice, il quale si era molto allargato di parole co' ministri suoi, perché trovandosi in piccola fede appresso agli altri si sforzava di conservarsi il suo patrocinio, fece secretissimamente una bolla decretale declaratoria che il matrimonio fusse invalido; la quale dette al cardinale Campegio e gli commesse che, mostratala al re e al cardinale eboracense, dicesse avere commissione di publicarla se nel giudicio la cognizione della causa non succedesse prosperamente; acciocché piú facilmente consentissino che la causa si conoscesse giuridicamente, e tollerassino con animo piú equo la lunghezza del giudicio, il quale aveva commesso al cardinale Campegio che allungasse quanto potesse, né desse la bolla se prima non aveva nuova commissione da lui; ma si sforzò di persuadergli (come anche è verisimile che allora avesse in animo) la intenzione sua essere che finalmente s'avesse a dare.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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