Pagina (2010/2094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tenevasi ancora per i franzesi il monte di Santo Angelo, Nardoa in terra di Otranto e Castro, dove era il conte di Dugento, e facendo la guerra con gli uomini del regno e con le forze del paese, erano adunati in vari luoghi molti rebelli di Cesare e molti che seguitavano come soldati di ventura la guerra solamente per rubare; donde era piú che non si potrebbe credere miserabile la condizione del paese, sottoposto tutto a ruberie a prede a taglie e incendi da ciascuna delle parti. Ma piú che di altri erano famose le incursioni di Simone Romano, il quale, correndo co' suoi cavalli leggieri e con dugento cinquanta fanti per tutti i luoghi circostanti, conduceva spesso in Barletta bestiami frumenti e altre cose di ogni sorte; talvolta, uscendo con maggiore numero di fanti, ora per furto ora per forza saccheggiava questa e quell'altra terra: come accadde di Canosa, nella quale terra entrato di notte con le scale la svaligiò, e menonne molti cavalli di quaranta uomini d'arme alloggiati nel castello. Finalmente il marchese di Guasto, non tentata Barletta terra fortissima e bene fortificata, si pose, del mese di marzo, a campo a Monopoli con quattromila fanti spagnuoli e dumila fanti italiani, perché i tedeschi, in numero dumila cinquecento, fermatisi nell'Abruzzi recusorono di andare in Puglia; e alloggiò in una valletta coperta dal monte, in modo non poteva essere offeso dalle artiglierie della terra: nella quale Renzo mandò subito, in sulle galee, trecento fanti.
      Ha Monopoli, terra di circuito piccolissimo, il mare da tre bande, e di verso la terra è la muraglia di trecento o trecento cinquanta passi, col fosso intorno.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





Santo Angelo Nardoa Otranto Castro Dugento Cesare Simone Romano Barletta Canosa Guasto Barletta Monopoli Abruzzi Puglia Renzo Monopoli