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      Con ciò sia che quello anno non si fusse ricolto né dipoi seminato, e i disordini di quello anno trasfusi negli altri; in modo che piú denari uscirono di quella città, estenuata sopramodo e afflitta, in fare venire frumenti di luoghi lontani e bestiami fuora del dominio che non erano usciti per conto della guerra, sí grave e piena di tante spese.
     
     
      Lib.20, cap.3
     
      La questione religiosa in Germania e il desiderio generale d'un concilio; ragioni di avversione del pontefice al concilio, e condizioni poste per la convocazione di esso. Pratiche del re di Francia coi turchi.
     
      Cesare intanto, in Germania, convocata la dieta in Augusta, aveva fatto eleggere in re de' romani Ferdinando suo fratello. E trattandosi delle cose de' luterani, sospette eziandio alla potenza de' príncipi, e derivate, per la moltitudine e ambizione de' settatori, in diverse eresie e quasi contrarie l'una a l'altra e a Martino Luter, autore di questa peste (la vita e l'autorità del quale, tanto era diffuso e radicato questo veleno, non era piú di momento alcuno), nessuno occorreva a' príncipi di Germania migliore rimedio che la celebrazione di uno concilio universale; perché e i luterani, volendo coprire la causa loro con l'autorità della religione, instavano che questo si facesse, e si credeva che l'autorità de' decreti che facesse il concilio bastasse, se non a piegare gli animi de' capi degli eretici da' loro errori, almeno a ridurre una parte della moltitudine nella migliore sentenza. Senzaché in Germania, eziandio da quegli che seguitavano le opinioni cattoliche, era desiderato molto il concilio perché si riformassino i gravamenti e gli abusi trascorsi della corte di Roma; la quale, e con l'autorità delle indulgenze e con la larghezza delle dispense e con volere l'annate de' benefizi che si conferivano, e con le spese che nella espedizione d'essi si facevano negli uffizi tanto moltiplicati di quella corte, pareva che non attendesse ad altro se non a esigere, con questa arte, quantità grande di denari da tutta la cristianità; non avendo intratanto cura alcuna della salute delle anime né che le cose ecclesiastiche fussino governate rettamente: perché e molti benefizi incompatibili si conferivano in una persona medesima, né avendo rispetto alcuno a' meriti degli uomini si distribuivano per favori, o in persone incapaci per la età o in uomini vacui al tutto di dottrina e di lettere e (quel che era peggio) spesso in persone di perditissimi costumi.


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Storia d'Italia
di Francesco Guicciardini
pagine 2094

   





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