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      E fu questa occasione procurata artificiosamente dalla città, stimando molto piú Pietrasanta per la qualità del luogo e per la commodità ed importanza, se mai s'avessi a fare impresa di Lucca.
      Sendo le gente nostre accampate a Pietrasanta, venne per soccorrerla dalle riviere di Genova parecchi migliaia di fanti, e' quali non ebbono resistenzia, perché el campo nostro aveva carestia di fanterie, ed in quegli luoghi aspri non si poteva adoperare cavalli; in modo che el campo nostro venne in tanto pericolo che fu constretto levarsi da campo e ritirarsi. Ma non volendo la città a nessuno modo soportare questa vergogna, fu ingrossato el campo di fanterie e di altre cose necessarie, e per piú riputiazione della impresa e per portare ordine di danari, furono mandati in campo commessari, in compagnia di Iacopo Guicciardini, messer Bongianni Gianfigliazzi ed Antonio Pucci; e ristrinsesi in modo la terra, che non era possibile vi entrassi soccorso alcuno. Difendevansi quegli di drento francamente, e per la cattiva aria nel campo nostro amalò molti, e tutt'a tre e' commesari ne furono portati a Pisa infermi, dove pochi dí poi morirono messer Bongianni ed Antonio di Puccio. Finalmente sendo quegli di drento disperati di soccorso, dettono la terra, salvo l'avere e le persone; e cosí fu loro osservato. Fu questo buono acquisto perché, oltre alla qualità della terra era una scala a fare piú facile la impresa di Serezzana, era una briglia in bocca a' lucchesi, di natura che erano forzati stare sempre in continuo sospetto, ed uno instrumento potente alle altre terre e luoghi di Lunigiana quivi propinqui.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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