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      Trovavasi nella torre del Fanale commessario Piero Vettori, ed a Pisa, per el soccorso di Livorno, commessari Iacopo Guicciardini, Pierfilippo Pandolfini e Piero Capponi; e' quali, benché fussino in dubio grande di perdere Livorno, pure, sendosi opposti e' venti a' genovesi, ingrossarono tanto che vi messono soccorso, ed e' genovesi, veduto non potere fare piú nulla, si partirono.
      L'anno sequente andandone a marito madonna Isabella figliuola di Alfonso duca di Calavria e moglie di Giovan Galeazzo duca di Milano, ed avendo a toccare Livorno per passo, si disegnò, rispetto al padre ed al marito ed alla congiunzione avevano colla città, fargli grande onore e furono mandati commessari a Livorno a onorarla, Iacopo Guicciardini, Pierfilippo Pandolfini e Paolantonio Soderini, e' quali, secondo la commessione della città, la riceverono ed onorarono grandissimamente.
      In questo medesimo tempo, sendo Nero Cambi gonfaloniere di giustizia ed avendosi a trarre la nuova signoria (la quale tratta non si può fare se non vi intervengono e' due terzi de' signori e de' collegi), accadde che si trovorono fuori di Firenze tanti collegi, che non vi sendo el numero sufficiente, la tratta non si potette fare all'ora deputata, e sendosi spacciati cavallari per loro nelle ville, non vi fu el numero innanzi alla sera, ed allora si fece la tratta. Di che sendo sdegnato el gonfaloniere che sedeva, propose a' compagni di ammunire tre o quattro de' collegi che si erano partiti di Firenze senza licenzia, e perché non vi sarebbono concorsi se non avessino inteso piú là, disse loro che cosí era la volontà di chi reggeva.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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