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      Della quale cosa dolendosi molto Luigi dalla Stufa ed el Butta de' Medici che vi andavono in sua compagnia, lei accortasene gli messe tanto in disgrazia di Lorenzo, che per contentarla mandò Luigi imbasciadore al Soldano, ed el Butta al Gran turco. Cosa pazza a considerare che uno di tanta grandezza riputazione e prudenzia, di età di anni quaranta, fussi sí preso di una donna non bella e già piena di anni, che si conducessi a fare cose che sarebbono state disoneste a ogni fanciullo.
      Fu tenuto da qualcuno di natura crudele e vendicativo per la durezza usò nel caso de' Pazzi, imprigionando e' giovani innocenti e non volendo si maritassino le fanciulle, doppo tante uccisione si erano fatte in quegli giorni. Nondimeno quello accidente fu tanto acerbo, che non fu maraviglia si risentissi estraordinariamente, e si vede pure poi che mitigato dal tempo, dette licenzia che le fanciulle si maritassino e fu contento che e' Pazzi uscissino di prigione e andassino a stare fuori del territorio; vedesi ancora negli altri suoi processi non avere usato crudeltà, né essere stato uomo sanguinoso. Ma quello che fu in lui piú grave e molesto che altra cosa, fu el sospetto, causato forse non tanto da natura, quanto dal cognoscersi avere a tenere sotto una città libera, e nella quale era necessario che le cose s'avevano a fare, si facessino da' magistrati e secondo gli ordini della città e sotto spezie e forma di libertà; e però ne' principi suoi, come prima cominciò a pigliare piede, attese a tenere sotto quanto poteva tutti quegli cittadini, e' quali cognosceva o per nobilità o per ricchezza o per potenzia o per riputazione dovere essere stimati per lo ordinario.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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