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      Di qui nacque, che dove prima uno Antonio Manetti e simili avevano al gonfaloniere di giustizia scavallato uno Paolantonio Soderini e simili e dove prima uno Piero del Benino, uno Pandolfo Rucellai, uno Andrea Giugni avevano nello uficio de' dieci avuto piú favore che e' piú valenti uomini della città, rimandosi tuttavia el giudicio del consiglio, furono successivamente fatti gonfalonieri di giustizia Francesco Valori, Bernardo del Nero; e cosí nell'uficio de' dieci erano sempre eletti loro, messer Guidantonio Vespucci, Pierfilippo Pandolfini, Paolantonio Soderini, Bernardo Rucellai e simili.
      Da questo era nato che eziandio negli ufici piú importanti di fuora, come Arezzo, Pistoia, Volterra, Cortona e simili, si facevano elezione assai ragionevole; in modo che in questa parte el consiglio era forte migliorato, e si vedeva che seguitandosi le elezione per le piú fave, gli ufici e lo stato non uscirebbe di molti uomini e de' migliori. Nondimeno avendovi piú favore e' frateschi che gli inimici suoi, il che procedeva parte pel credito del frate, parte perché in verità, da Bernardo del Nero, messer Guidantonio, Bernardo Rucellai e pochi simili in fuora, erano altri uomini, tutti gli avversari del frate appetivano mutare modo di vivere, ed era la intenzione di molti, massime di Bernardo del Nero, non di richiamare Piero de' Medici in Firenze, ma fare uno stato stretto di uomini da bene, e farne capo Lorenzo e Giovanni di Pierfrancesco, ed avendo in questa cosa secretamente la voluntà del duca di Milano, Giovanni con ordine suo ne era ito a Imola e quivi aveva copertamente tolto per donna madonna di Imola e [Furlí] (figliuola bastarda del duca Galeazzo e cosí nipote del duca Lodovico, e che era stata moglie del conte Girolamo e governava quello stato per e' figliuoli di detto conte) con intenzione forse di valersi di gente, quando s'avessi a mutare el governo di Firenze.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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