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      Ragunata adunque la pratica, parlò molto fieramente pe' gonfalonieri di compagnia messer Antonio Strozzi, mostrando che e' trattati contro alla libertà della città erano di natura che secondo le legge aveva a perdere la vita non solo chi gli operava, ma ancora chi gli sapeva e non ne dava notizia. E doppo lui nella medesima sentenzia sendo parlato da Bernardo di Inghilese Ridolfi in nome de' dodici, benché ne fussi Piero di Giuliano Ridolfi consorto di Niccolò; e cosí quasi seguitando gli altri magistrati, messer Guido destramente aiutò la causa loro dimostrando che e' delitti loro erano vari, e che chi aveva operato piú e chi meno ed in diversi modi, e chi solo aveva saputo e non operato, e però che si voleva affrontare insieme le legge e gli statuti della città, e considerare bene che pena meritassino, e se una medesima o diversa, ricordando che trattandosi d'una cosa di pregiudicio irreparabile, come è la vita dell'uomo, non si dovessi fare carestia di tempo.
      Lo effetto di questa pratica fu che quasi per tutti unitamente si conchiuse che e' fussi tagliato loro el capo; e cosí sendo, el dí sequente giudicati per partito della signoria, e per comandamento loro, dagli otto, fu dimandato da' congiunti loro l'appello, secondo la legge fatta nel 94, ed osservato in Filippo Corbizzi, Giovanni Benizzi e gli altri. Sopra la quale dimanda non si accordando la signoria, e ragunata di nuovo la pratica, e consigliando alcuni che si osservassi la legge, quasi tutti consigliorono el contrario, dicendo che nello indugio sarebbe pericolo che el popolo non si levassi, e quando si dubita di tumulto, che secondo la legge commune si sogliono tôrre via gli appelli.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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