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      E benché e' processi del nostro capitano in quella provincia fussino e felici e industriosi, nondimeno perché e' primi urti e piú spessi che ebbono gli inimici, furono dallo abbate Basilio e da' paesani, si accrebbe molto nel popolo la opinione cattiva conceputa di lui la state passata, come se e' volessi a compiacenzia del duca tenere la guerra viva; massime che poi che gli inimici furono ridotti in Bibbiena, stimandosi fussi facile cosa lo acquistarla, pareva al popolo le cose andassino molto adagio; il che nasceva perché lo esercito nostro si poteva poco adoperare, sendo nel cuore del verno ed in luoghi montuosi ed aspri.
      Aggiunsesi che essendo el duca di Urbino malato gravemente in Bibbiena, el capitano e Pier Giovanni da Ricasoli, che vi era commessario, gli concederono, sanza saputa de' dieci, licenzia di uscirne ed andarsene a Urbino, allegando averlo fatto perché se e' fussi morto lo stato suo sarebbe ito in mano de' viniziani; ebbene l'uno e l'altro gran carico e nondimeno non ne fu altro. Per la qual cosa per tutta la città era molto celebrato ed esaltato el nome dello abbate Basilio e pel contrario si sparlava publicamente del capitano e anche del duca di Milano el quale con tutto che ogni dí sollecitassi la impresa di Bibbiena, richiedendo di intendere quello bisognassi e promettendo farlo largamente, con tutto avessi anche insino allora servito di gente e di danari, nondimeno perché era in opinione di ambizioso ed astuto e che si governassi piú tosto con girandole e tranelli che realmente non poteva tanto fare che in Firenze dalla moltitudine ed ancora da molti che maneggiavano lo stato gli fussi creduto.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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