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      Ed alla prima parte, doppo lunghe consulte, si prese uno disegno secondo el quale el comune veniva a scaricarsi in sei anni di tutto el debito de' danari prestati, ma per le avversità e spese che seguitorono nella città non si poté osservare; all'altra si ordinò che si eleggessi uno consiglio di giustizia che dovessi cominciare a novembre prossimo 1502, al quale si deputassino cinque dottori forestieri, uomini valenti, eletti da' signori e collegi, con salario di ducati cinquecento per uno, e' quali dovessino stare tre anni, ed avessino tutti insieme a giudicare le cause civili; e dalle sentenzie loro non si potessi appellare se non a loro medesimi. E perché gli uomini da bene piú facilmente ci venissino sendo aggiunto l'onore allo utile, si ordinò che sempre uno di loro fussi podestà, durando ciascuno nella podesteria per sei mesi; il che benché fussi fatto con ragione, nondimeno ha disonorato lo ufficio della podesteria, perché questi dottori sono stati eletti uomini di qualità che molti uomini nobili che solevano appetire questo uficio per onorarsene, ora non lo desiderano. E questo modo di giudicare che si chiamò consiglio di giustizia o vero Ruota dura ancora che siàno a dí 23 di febraio 1508, benché si sia fatta qualche variazione nello ordine del procedere, nel numero de' giudici e del salario e nondimeno non ha fatto el frutto che si sperava e che doveva, perché la malignità e la ignoranzia nostra è stata tale, che e' sono stati eletti quasi sempre uomini non idonei, e di poi entrati in uficio sono stati guasti, in modo che sono riusciti cattivi, e noi dapocamente e cattivamente gli abbiamo soportati.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





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