Pagina (261/382)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il che sendo rapporto alla signoria. Alessandro Acciaiuoli, che era Proposto, propose tra e' signori che e fussi casso, e subito si vinse; di che e' collegi sdegnorono assai e volevano appellassi al consiglio e loro parlare in suo favore; il che seguendo si sarebbono in modo alienati dalla signoria, che mai piú concorrevano a bene nessuno; ma confortati da savi cittadini che le condizione della città non pativano queste quistioni, finalmente si posorono, e quello che era stato casso non appellò.
     
     
      XXIII
     
      RIFORME DELLA COSTITUZIONE FIORENTINA.
      IMPRESE DEL VALENTINO.
      PIERO SODERINI GONFALONIERE A VITA (1502).
     
      Assettati con somma laude e felicità questi disordini che apartenevano alla conservazione dello imperio e della quiete di fuora, la signoria volse gli animi a riordinare le cose e lo stato della città, per la disordinazione del quale nascevano tutti gli altri disordini e confusione, che erano di natura che perseverandosi in essi, ciascuno dubitava avere a vedere el fine ed ultimo esterminio della città. In che s'ha a intendere che e' sarebbe difficile immaginarsi una città tanto conquassata e male regolata quanto era la nostra, e tutto el male procedeva per non vi essere uno o piú uomini particulari che vegghiassino fermamente le cose publiche e che avessino tale autorità che, consigliato quello fussi utile a fare, potessino di poi essere instrumenti a condurlo a esecuzione, anzi mutandosi di due mesi in due mesi le signorie, e di tre e quattro in tre e quattro e' collegi, ognuno per la brevità del tempo che aveva a essere in magistrato, procedeva con rispetto e trattava le cose publiche come cose di altri e poco apartenente a sé. Aggiugnevasi che e' signori ed e' collegi, per e' lunghi divieti che danno le legge della città alla casa ed alla propria persona dall'una volta all'altra, non possono essere el piú delle volte se non uomini deboli e di poca qualità ed esperienzia degli stati; in modo che se e' non prestano fede a' cittadini savi ed esperti, anzi vogliono procedere di loro capo ed autorità, come interveniva allora perché avevano sospetto che e' primi cittadini non volessino mutare lo stato, impossibile è che la città non vadia in perdizione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





Acciaiuoli Proposto