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      Presesi questo modo perché la elezione non si sarebbe mai vinto si fussi cavata del popolo; e però ordinorono questi vagli, acciò che avessi piú maturità che fussi possibile. Aggiunsesi che la elezione si facessi a tempo della signoria futura, acciò che el popolo potessi meglio pensare e risolversi a chi fussi a proposito, e che chi fussi eletto, fussi publicato quando la signoria che aveva a entrare di novembre, e pigliassi el magistrato in calendi di novembre prossimo futuro. Aggiunsesi in questa provisione un altro capitolo, che dove gli ottanta si traevano a sorte di quegli che avevano vinto el partito ora se ne pigliassi pochi piú di cento che avessino vinto per le piú fave, e di quegli si traessino gli ottanta, dando la rata a' quartieri. Il che fu fatto acciò che in quello consiglio si trovassino uomini piú scelti perché, come è detto di sopra, quando in quello consiglio intervenissino tutti gli uomini savi e di qualità, sarebbe utilissimo alla città.
      Ordinata e ferma questa provisione, e vinta fra' signori e collegi si misse negli ottanta, dove si dubitò avessi assai difficultà, perché si credeva che molti cittadini che pretendevano d'avere a essere gonfalonieri di giustizia se si creassi per dua mesi, non vi concorrerebbono per non si privare di quella degnità. Aggiugnevasi che Bernardo Rucellai publicamente la disfavoriva, e la cagione si diceva perché e' vedeva volgersi el favore a Piero Soderini, del quale lui era particulare inimico; nondimeno sendo riscaldata dalla signoria e da' collegi, si vinse con poca fatica la seconda volta che ebbono gli ottanta.


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





Bernardo Rucellai Piero Soderini