Pagina (345/382)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E si mosse el gonfaloniere, o perché stimassi che questa legge darebbe difficultà a' lucchesi e gli premerebbe assai, o perché volessi offendere e tôrre quello aviamento utile a alcuni cittadini nostri che vi trafficavano, massime a Lanfredino Lanfredini che nelle cose dello stato non si intendeva seco, ed in privato, circa a questi traffichi con lucchesi, aveva avuto disparere con Tommaso Soderini suo nipote. E perché e' pensò, come questa cosa si introducessi in pratica, sarebbe impedita, fatto una sera per altre faccende chiamare gli ottanta, fece subito sanza che altri ne sapessi nulla, fermarla; e di poi vintala tra signori e collegi, la propose negli ottanta, ed avendovi parlato su e mostro quanto danno recava questa legge a' lucchesi, la vinse. Il che sendosi publicato per la città, molti cittadini di credito gli dettono carico, allegando con molte ragione che questa provisione non dava noia alcuna a' lucchesi, ma recava danno a alcuni particulari cittadini nostri; e nondimeno per lo universale odio de' lucchesi passò in consiglio grande facilmente.
      Vinta questa legge, e' lucchesi, o perché in fatto la dessi noia loro, o perché paressi uno segno tale di volergli per inimici che pensassino s'arebbe a procedere piú oltre, mandorono non molto poi a Firenze imbasciadori messer Gian Marco de' Medici e messer Bono... ed essendo deputati a praticare con loro alcuni de' primi cittadini, finalmente, perché gli erano ostinati a volere che noi cedessimo le ragione di Pietrasanta, non si conchiuse nulla.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





Lanfredino Lanfredini Tommaso Soderini Firenze Gian Marco Medici Bono Pietrasanta