Pagina (356/382)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma creato el gonfaloniere a vita, ed essendo circa a uno anno di poi morto Piero nel Garigliano, el cardinale e Giuliano, o perché per lo ordinario fussino di natura piú civile ed umana, o perché considerassino che e' portamenti di Piero non erano stati a proposito, cominciorono a tenere altri modi, ed ingegnarsi di apparecchiarsi la tornata, non per forza e dispetto, ma con amore e benivolenzia, e con beneficare e' cittadini, non con offendergli né in publico né in privato. E però non pretermettevano di fare spezie alcuna di piacere a quegli fiorentini che stavano o capitavano a Roma, dando loro grande aiuto e favore in tutte le occorrenzie ed espedizione loro, servendo ancora di danari o di credito chi n'avessi bisogno; ed in effetto la casa, le facultà, le forze e la riputazione tutta del cardinale erano a saccomanno de' fiorentini. Le quali cose faceva molto piú grate el cardinale Soderino, che, essendo di natura avarissimo e tutto di sé, nè servendo o facendo piacere a alcuno fiorentino, era uno paragone da fare cognoscere meglio la liberalità e benefici del Medici.
      Queste cose, divulgate a Firenze, avevano fatto che tutti quasi e' fiorentini, a chi accadeva in Roma avere bisogno della corte o per espedizione di benefíci o per altro, facevano o personalmente o con lettere capo al cardinale de' Medici, insino ancora a quegli che erano stati loro inimici, e lui gli serviva tutti prontissimamente, in modo che non solo avevano desti alla memoria loro molti degli amici vecchi, ma ancora degli altri nella città; e dove, vivente Piero, soleva essere odioso quasi a ognuno el nome di quella casa, ora, morto lui, pareva che avessi favore e compassione.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





Piero Garigliano Giuliano Piero Roma Soderino Medici Firenze Roma Medici Piero