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      Con costoro che erono in sulle arme, concorreva el contado, e' quali per essere di numero assai, erano di momento grande e però erano carezzati e si trovavano ne' magistrati e nelle deliberazione; ma perché erano uomini grossi ed ignoranti, ne erano, nelle resoluzioni che si avevano a fare, menati da quegli altri con mille arte e mille lettere vane, ed a loro bastava essere contenti di tutto quello volevano ottenere. Nondimeno questi ultimi, stracchi dalla lunghezza della guerra e vedendosi tôrre ogni anno le ricolte, si erano cominciati a piegare e arebbono piú volte preso partito, se la disperazione del non potere trovare misericordia da' fiorentini, nel quale dubio quegli di sopra li nutrivano, non gli avessino ritenuti, ma cominciando a prestare fede a Filippo di Puccierello ed avendo qualche confidenzia che Alamanno avessi a essere buono mezzo a fare osservare le cose promesse, si voltorono alla via dello accordo e feciono intendere a' cittadini...
     
      FINE


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Storie fiorentine dal 1378 al 1509
di Francesco Guicciardini
pagine 382

   





Filippo Puccierello Alamanno