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      All'epoca dello sbarco dell'imperatore, erano corse in paese molte voci su quell'albergo dei Tre Delfini; si raccontava che il generale Bertrand, travestito da carrettiere, vi avesse fatto frequenti viaggi nel mese di gennaio, distribuendovi croci d'onore ai soldati e napoleoni ai borghesi. La verità è che l'imperatore entrato in Grenoble, aveva ricusato d'alloggiare alla prefettura ed aveva ringraziato il sindaco, dicendo: «Vado da un brav'uomo che conosco,» ed era andato ai Tre Delfini. Questa gloria del Labarre dei Tre Delfini si ripercoteva a venticinque leghe di distanza fin sul Labarre della Croce di Colbas; si diceva di lui in città: «È il cugino di quel di Grenoble
      L'uomo si diresse verso quell'albergo, il migliore del paese ed entrò in cucina, che s'apriva direttamente sulla via. Tutti i fornelli erano accesi ed un gran fuoco fiammeggiava allegramente nel camino; l'oste, ch'era pure il capocuoco, andava dal camino alle casseruole, occupatissimo a sorvegliare un eccellente pranzo, destinato ad alcuni carrettieri che si sentivan ridere e parlare chiassosamente in una sala vicina. Chi ha viaggiato sa che nessuno si tratta tanto bene quanto i carrettieri; una grassa marmotta, contornata da pernici bianche e da galli di montagna, girava sullo spiedo davanti al fuoco, mentre su un fornello stavan cuocendo due grosse carpe del lago di Lauzet ed una trota del lago d'Alloz.
      L'oste, sentendo aprirsi la porta ed entrare un nuovo venuto, disse, senza levar gli occhi dai suoi fornelli:


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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