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      Chi erano i Thénardier.
      Diciamone qualcosa fin d'ora; completeremo lo schizzo più tardi.
      Appartenevano a quella classe bastarda, composta di gente grossolana arricchita e di intelligenti decaduti che sta fra la cosiddetta classe media e la cosiddetta inferiore e riunisce taluni difetti della seconda con quasi tutti i vizi della prima, senza avere lo slancio generoso dell'operaio né l'ordine onesto del borghese. Erano di quelle nature nane che, se qualche fuoco sinistro le riscalda, per caso, diventan facilmente mostruose. V'era nella donna il fondo d'un bruto e nell'uomo quello d'un pezzente; entrambi all'apice di quella specie di lurido progresso che si compie nel senso del male. Esistono anime gamberi. che rinculano continuamente verso le tenebre, e impiegano l'esperienza per aumentare la deformità, peggiorando sempre e impregnandosi ognor più d'infamia. Ebbene quell'uomo e quella donna erano di queste anime.
      In particolar modo imbarazzante per un fisionomista era lui, Thénardier. Basta guardare certe persone per diffidarne; si intuisce che sono anime nere, inquieti dietro, minacciosi davanti. V'è in essi l'ignoto; non si può rispondere di quello che han fatto meglio che di quello che faranno, ma l'ombra che è nel loro sguardo li denuncia. Solo che pronunciano una parola, si vedon fare un gesto, s'intravedono cupi segreti nel loro passato, cupi misteri nel loro avvenire.
      Quel Thénardier, se si presta fede a quanto diceva, era stato soldato; sergente, diceva. Aveva probabilmente fatto la campagna del 1815 e s'era perfino comportato da valoroso, a quel che sembrava; ma più tardi vedremo come stavan le cose.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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