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      E perché? Per nulla: per smania di vedere, sapere e scavar fuori, per il semplice prurito di parlare. E spesso questi segreti resi noti, questi misteri divenuti pubblici, questi enigmi in piena luce producono catastrofi, duelli, fallimenti, rovinano famiglie, schiantano esistenze, con gran gioia di coloro che hanno «scoperto tutto», senza interesse, per puro istinto. Triste faccenda!
      Certe persone sono cattive unicamente per bisogno di parlare. La loro conversazione, chiacchiera nei salotti e cicaleccio nelle anticamere, somiglia a quei camini che consumano presto la legna: occorre loro molto combustibile, il prossimo.
      Fantine, dunque, fu osservata. Più d'una, inoltre, era gelosa dei suoi capelli biondi e dei suoi denti bianchi. Si notò che in laboratorio, in mezzo alle compagne, si voltava spesso per asciugare una lacrima; erano i momenti in cui pensava alla sua bimba e, forse, anche all'uomo che aveva amato. Poiché la rottura dei tristi legami del passato è ben dolorosa.
      Si constatò che scriveva, almeno due volte al mese, sempre allo stesso indirizzo e metteva lei il francobollo; e fu possibile arrivare a procurarsi l'indirizzo: Egregio Signor Thénardier, albergatore, Montfermeil. Fecero ciarlare all'osteria lo scrivano pubblico, vecchio sempliciotto incapace di riempire lo stomaco di vin rosso senza vuotare il sacco dei segreti. In breve, tutti seppero che Fantine aveva una figlia. «Doveva essere una sgualdrina». Si trovò anche una pettegola che si recò a Montfermeil, parlò coi Thénardier e disse al ritorno: «Per i trentacinque franchi che ho speso, sono venuta in chiaro di tutto: ho visto la bambina!


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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