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      Poiché il signor sindaco lo vuole, mi limiterò all'episodio del borghese. Ero presente: è stata questa sgualdrina a gettarsi sul signor Bamatabois, elettore e proprietario di quella bella casa col balcone, che forma angolo colla spianata, a tre piani, tutta in pietra da taglio. Succedon certe cose, a questo mondo! Come che sia, signor sindaco, è un fatto di polizia stradale che mi riguarda ed io trattengo in arresto la nominate Fantine
      Allora il signor Madeleine incrociò le braccia e disse, con una voce severa che nessuno, nella città, aveva mai sentito:
      «L'episodio di cui parlate riguarda la polizia municipale. A termine degli articoli nove, undici, quindici e settanta del codice di procedure penale ne sono giudice io; ed io ordino che questa donna sia posta in libertà.»
      Javert volle tentare un ultimo sforzo:
      «Ma, signor sindaco...»
      «A voi, poi, ricordo l'articolo ottantuno, della legge 13 dicembre 1799 sulla detenzione arbitraria.»
      «Permettetemi, signor sindaco...»
      «Non una parola di più.»
      «Pure...»
      «Uscite,» disse Madeleine.
      Javert ricevette il colpo in piedi, di fronte e in pieno petto, come un soldato russo. Salutò fino a terra il sindaco, ed uscì. Fantine si trasse da parte, sulla porta, e lo guardò passarle davanti con stupore.
      Eppure, anch'ella era in preda ad uno strano sconvolgimento. Si era vista allora disputata, in certo qual modo, da due potenze opposte; aveva visto lottare davanti ai suoi occhi due uomini, che tenevano in pugno la sua libertà, la sua vita, la sua anima e la sua bimba: ed uno di quegli uomini la tirava verso l'ombra, mentre l'altro la riconduceva verso la luce.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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