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      Io chiedo semplicemente la destituzione dell'ispettore Javert
      Tutto questo era pronunciato con accento umile e fiero, disperato e convinto, che dava non so quale bizzarra grandezza a quello strano onest'uomo.
      «Vedremo,» fece Madeleine.
      E gli tese la mano; ma Javert indietreggiò e disse con tono selvaggio:
      «Perdono, signor sindaco; ma questo non dev'essere. Un sindaco non dà la mano ad una spia.»
      Ed aggiunse a fior di labbro:
      «Sì, spia; dal momento che ho abusato della polizia, non sono più che una spia.»
      Poi salutò profondamente e si diresse verso la porta. Quando l'ebbe raggiunta, si voltò e, tenendo sempre gli occhi bassi:
      «Signor sindaco,» disse; «continuerò il servizio fino quando non sarò sostituito.»
      Ed uscì. Madeleine rimase sopra pensiero, ascoltando quel passo fermo e sicuro, che s'allontanava sul pavimento del corridoio.
      LIBRO SETTIMOIL PROCESSO CHAMPMATHIEU
      I • SUOR SIMPLICIAGli incidenti che si leggeranno ora non sono tutti stati resi noti a Montreuil a mare; ma quel poco che ne è trapelato ha lasciato in quella città un tal ricordo, che sarebbe una grande lacuna, in questo libro, il non raccontarli nei loro minimi particolari. In questi particolari, il lettore s'imbatterà in due o tre circostanze inverosimili, che noi, per rispetto della verità, manteniamo come sono.
      Nel pomeriggio che seguì la visita di Javert, Madeleine si recò a vedere Fantine, come al solito; ma, prima d'entrare nella sua stanza, fece chiamare suor Simplicia
      Le due suore che prestavano servizio nell'infermeria, monache di San Lazzaro, come tutte le suore di carità, si chiamavano suor Perpetua e suor Simplicia.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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