Pagina (319/1886)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dimentica il vescovo! Dimentica tutto! Perdi quel Champmathieu! Benissimo! Applauditi! È convenuto dunque, è stabilito: v'è un uomo, un vecchio che non sa che cosa vogliano da lui, che forse non ha fatto nulla, un innocente, tutta la disgrazia del quale sta nel tuo nome, quel tuo nome che pesa su lui come un delitto, che sarà preso per te, che sarà condannato, che finirà i suoi giorni nell'abbiezione e nell'orrore! Benone! Quanto a te, sii onesto; resta il signor sindaco, resta onorabile ed onorato, arricchisci la città, nutri gli indigenti, alleva gli orfani, vivi felice, virtuoso e ammirato! E in questo frattempo, mentre tu sarai qui nella gioia e nella luce, ci sarà qualcuno che porterà il tuo camiciotto rosso, che porterà il tuo nome nell'ignominia e trascinerà la tua catena nella galera! Oh sì, tutto è ben sistemato, così! Oh, miserabile!»
      Gli colava il sudore dalla fronte, mentre fissava con gli occhi smarriti i candelieri. Pure, quegli che parlava in lui non aveva finito: la voce continuava:
      «Jean Valjean! Vi saranno intorno a te molte voci che leveranno un gran clamore, che parleranno forte, benedicendoti, ed una sola, che nessuno sentirà e ti maledirà nelle tenebre. Ebbene: ascolta, infame! Tutte quelle benedizioni ricadranno prima di giungere in cielo e solo la maledizione giungerà al cospetto di Dio
      Quella voce, debolissima in principio, elevantesi dal più profondo della sua coscienza, era divenuta a grado a grado tonante e formidabile, ed egli la sentiva, ora, all'orecchio.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





Champmathieu Valjean Dio