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      Una mattina Boulatruelle, recandosi sull'alba al lavoro, era rimasto sorpreso di scorgere in un recesso del bosco, sotto un cespuglio, un badile e una zappa, come chi dicesse, nascoste. Tuttavia, avrebbe probabilmente pensato che fossero il badile e la zappa di papà Six-Fours, il portatore d'acqua, e non v'avrebbe più pensato; ma la sera dello stesso giorno aveva visto, senza poter esser visto da lui, mascherato com'era da un grosso albero, dirigersi dalla strada verso il più folto del bosco un tale, che non era affatto del paese e che egli, Boulatruelle, conosceva benissimo (traduzione di Thénardier: un compagno di galera). Boulatruelle s'era ostinatamente rifiutato di dirne il nome. Quel tale portava un pacco, quadrato, come una grande scatola o un piccolo forziere. Sorpresa di Boulatruelle. Pure, solo in capo a sette od otto minuti gli sarebbe venuta l'idea di seguire «quel tale»; ma era troppo tardi. Colui era già nel più folto del bosco, s'era fatto buio e Boulatruelle non aveva potuto raggiungerlo; allora s'era deciso a tener d'occhio il limitare del bosco. C'era la luna. Due o tre ore dopo, Boulatruelle aveva visto uscire dal bosco quel tale che ora portava, non più il bauletto, ma una zappa e un badile. Boulatruelle l'aveva lasciato passare e non aveva avuto l'idea di fermarlo, perché s'era detto che l'altro, tre volte più forte di lui e armato di zappa, l'avrebbe probabilmente accoppato, riconoscendolo e vedendosi riconosciuto: commovente incontro di due vecchi compagni che si ritrovano!


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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