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      La buona donna la palpò con attenzione e credette di sentire nei lembi e nei cavi delle ascelle lo spessore d'alcuni fogli di carta; senza dubbio, altri biglietti da mille!
      Notò inoltre che nelle tasche v'era ogni sorta d'oggetti, non soltanto gli aghi, le forbici e il refe che già aveva visto, ma un gran portafogli, un coltellaccio e, particolare sospetto, alcune parrucche di vario colore. Ogni tasca di quella finanziera aveva l'aria d'essere una specie di arsenale di ripieghi per casi imprevisti.
      In tal modo gli abitanti della stamberga giunsero agli ultimi giorni dell'inverno.
      V • UNA MONETA DI CINQUE FRANCHI CHE CADE A TERRA FA RUMOREVicino a San Martino v'era un vecchio, rannicchiato sull'orlo di pietra d'un pozzo feudale interrato, al quale Valjean faceva volentieri l'elemosina; non passava mai vicino a quell'uomo senza dargli qualche soldo, e talvolta gli parlava. Gli invidiosi di quel mendicante dicevano ch'era della polizia. Era un vecchio scaccino di settantacinque anni, che borbottava continuamente orazioni.
      Una sera che Jean Valjean passava di là, senza Cosette, scorse il mendicante al suo posto solito, sotto il lampione acceso allora; quell'uomo, secondo la sua abitudine, pareva pregasse ed era completamente chino verso il suolo. Valjean gli s'avvicinò e gli mise in mano la consueta elemosina. Il mendicante levò bruscamente gli occhi, guardò fisso Jean Valjean e poi abbassò rapidamente il capo: fu un gesto rapido come il lampo. Valjean ebbe un sussulto: gli parve d'aver visto, al lume del lampione, non già la faccia placida e beata del vecchio scaccino, ma un volto spaventoso e noto, ed ebbe l'impressione che si proverebbe, trovandosi all'improvviso, nell'oscurità, a faccia a faccia con una tigre.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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