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      Gli parve di potersi affidare a quella viuzza silenziosa e v'entrò.
      III • VEDERE LA PIANTA DI PARIGI NEL 1727
      Dopo trecento passi circa, giunse in un punto dove la via si biforcava, dividendosi in due rami, l'uno dei quali piegava a sinistra e l'altro a destra. Jean Valjean aveva davanti a sé come i due rami d'una Y: quale scegliere? Non esitò e scelse il destro.
      Perché? Perché il ramo sinistro andava verso il sobborgo, vale a dire verso i luoghi abitati ed il destro verso la campagna, ossia verso i luoghi deserti.
      Però non camminavan più molto rapidamente, perché il passo di Cosette rallentava quello di Valjean. Si rimise quindi a portarla e Cosette, appoggiata la testa contro la spalla del buon vecchio, non diceva una parola.
      Di tanto in tanto, egli si voltava e guardava; aveva cura di tenersi sempre dal lato scuro della viuzza, che si stendeva dritta dietro di lui. Le prime due o tre volte che guardò indietro, non vide nulla, e nel silenzio profondo, egli continuò la sua strada, un po' rassicurato; ma all'improvviso, un certo momento, voltatosi gli parve di vedere nella parte della via per cui era passato, lontano nell'oscurità, qualche cosa che si moveva. Si precipitò in avanti, più che non camminasse, sperando di trovare qualche stradicciuola laterale da cui evadere, per eludere ancora gli inseguitori: e giunse ad un muro.
      Quel muro, però, non costituiva un'impossibilità d'andar oltre, perché costeggiava una via trasversale, alla quale faceva capo la viuzza in cui era entrato Jean Valjean.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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